mercoledì 28 marzo 2012


A Fahkra, nostra sorella
Siamo abituati a vedere fiorire i rami e poi sfiorire nell'ordine naturale delle cose non c'è stupore, anzi, anzi, troviamo bellezza in quei sterpi secchi disegnati  contro il cielo, macabre ragnatele di legno e se un passero ci si posa sopra ecco una nota!
Ma questo è l'ordine naturale delle cose e non c'è stupore e forse in quest'ordine ci rientra la donna picchiata, la bambina stuprata,  la figlia reclusa, la sorella cacciata? Non copritevi dietro la nazione o la legge che per finta protegge, la realtà è ovunque tra muri insospettabili e finestre chiuse da tendine con pizzo alla francese.
Non fingete di dormire non tutto è tranquillo, non tutto tace, non tutto rientra nell'ordine naturale delle cose.

Chissà quale è stato l'ultimo pensiero
forse una lacrima scivolata
senza incontrare il ciglio che riposa
forse uno sguardo allo specchio
senza trovare il ricordo di un viso
o semplicemente l'ennesimo giorno negato
ti ha messo le ali per volare via stanca
dei due soldi di pietà spesi tra le pagine di un libro
poi dimenticati nella guerra che uccide
le madri e le figlie per mano dei padri.

Dimmi uomo qual'era la sua colpa?
Che tu sia maledetto giorno dopo giorno
senza tregua in ogni pensiero io ti maledico
e non c'è Dio per assolverti non c'è pietà per te.
Che tu sia maledetto in ogni tuo gesto in ogni tuo respiro
in questi versi dove non riesco a trovare parole dolci
per salutare una sorella  a cui hai reciso il capo
povero fiore senza più primavera. 

1 commento:

  1. che sia maledetto, nei secoli dei secoli. E per sempre gli venga restituito dolore moltiplicato all'ennesima potenza per quello che ha fatto.

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