Non bastano a fare poesia una bella scrivania, un foglio di carta, una penna: i versi nascono anche a matita sul retro di biglietti della metropolitana, su margini di fogli di giornale strappati, su vecchie cartoline. È un gomitolo di contrasti la poesia: nasce dalla gioia e dal dolore, dal bene e dal male, dal caldo e dal freddo. Poesia è sangue e sudore, gli occhi di una prostituta, la mano tesa di un barbone. Annamaria Giannini
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giovedì 8 marzo 2012
Annodatadonna
Se levi una N alla donna, diventa dona, perchè è quello che fa il suo utero accogliente, dona la vita. Se al posto della D ci metti M, allora è Monna che vuol dir madonna, e subito la dolcezza del suo viso ti viene in mente. Se sposti le vocali si trasforma in danno, e qui spiegazione non è proprio necessaria, perchè un suo bacio fa saltar tutto per aria, e poi in romano da Danno te ce "manno", perchè farla arrabbiare non è davvero saggio,credi a me, ci vuole un bel coraggio, e visto che ne ha due, da qui rubiamo G e diventa gonna e subito è arrivata primavera, di gambe snelle e capelli al vento, un sorriso che arriva in un momento. Mettici la T e sarà tonna perchè spesso per ascoltare il cuore raccoglie sacchi pieni di dolore. Se la metti al contrario lei è annod, e allora facile annodare entrambi i versi e Annodata Donna è la palindroma versione!
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