venerdì 3 febbraio 2012

Egregio signor Monti


Egregio signor Monti
 lei mi ha deluso alquanto. Non che mi aspettassi niente, anzi, era già tutto tristemente previsto, ma candidamente credevo che certe battute fossero esclusiva dell'altro premier, quello che invitava le donnine a sposarsi con uomini ricchi per non avere problemi economici. Ecco, lei si è messo esattamente sullo stesso piano, dicendo ai ragazzi che il lavoro fisso è monotono, che dovrebbero saltellare da un lavoro all'altro per esprimere tutta la loro creatività. Ci spiegherà in seguito dove è situato il parco giochi dove possiamo sceglierci il lavoro, lasciarlo e subito essere assunti da un'altra parte, senz'altra preoccupazione che divertirci e essere creativi. Oggi chirurgo, domani architetto, e per mischiarsi al popolino, perchè no, qualche esperienza al call center o cameriere vicino al Colosseo. In che mondo vive? Chi pensa di prendere in giro? La supponenza del suo commento, la presunzione, la totale assenza di contatto con la realtà mi fa rabbrividire, perchè mi dà l'esatta concezione delle mani in cui siamo finiti, e stavolta senza fare nemmeno nessun mea culpa, perchè non siamo noi che l'abbiamo votata. Non rimpiango il nano, che la strega delle stelle me ne scampi, ma mi chiedo se davvero pensa che otto ore in un ufficio, o alla catena di montaggio siano il modo con cui un ragazzo vuole imbrogliare lo stato e avere una vita comoda. O sia un atto di smargiasseria sognare di mettere a frutto la laurea per la quale i ragazzi e le famiglie hanno fatto ogni sacrificio possibile e immaginabile. Immaginabile da noi, perchè mi risulta che i suoi figli e quelli dei suoi colleghi si siano laureati e subito piazzati in posti chiave, dopo essere naturalmente stati esaminati da amici vostri e consenzienti. Egregio signor Monti, scenda dalle stelle e venga a farsi un giro nelle stalle, oramai affollatissime, prima di parlare di lavoro fisso. Lei lo sa che senza busta paga non possiamo avere un mutuo per comprarci casa? E che, in molti casi oggi, nemmeno te l'affittano una casa se non dai come garanzia un posto fisso? Evviva il precariato, è questo il suo messaggio? Basta con la noia di essere sicuri di mettere insieme pranzo e cena tutti i giorni! Divertiamoci tutti insieme a stringere la cinghia per pagare un debito alle banche, che le banche stesse hanno contratto. Divertiamoci a vivere senza sicurezze, perchè non tiriamo anche delle corde tra i pali della luce delle città, così facciamo gli equilibristi, e se qualcuno casca giù meglio, una pensione in meno da pagare. Grazie di cuore egregio signor Monti, la monotonia dei nostri miseri sogni ci stava uccidendo.

Annamaria.

2 commenti:

  1. l'articolo 18 non è un tabù, ma il postulato per una dignità del lavoratore che verrebbe a mancare. andrebbe esteso semmai......il potere contrattuale decadrebbe all'istante se non vi fosse la tutela del 18.
    i sofismi d'alta borghesia sono ormai pesanti come i drappi di un vecchio cinema ammuffito.
    triti e ritriti.
    sembra di vivere in un sogno paradosso in cui si attua il progetto propaganda due!

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  2. L'articolo diciotto è quello di cui ci vogliono far parlare, per distrarci da tutto il resto. Sai com'è: hanno paura che ci annoiamo troppo.Sono sempre più perplessa, sempre più preoccupata.

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