giovedì 8 dicembre 2011

Un gatto


E' arrivato a casa in un momento abbastanza complicato per la mia famiglia
Bianco, piccolo,impaurito.Tre, o quattro settimane al massimo. Nato e cresciuto in una soffitta buia, si è spaventato da morire alla luce del giorno, si è spaventato da morire delle carezze che una bimba di cinque anni non vedeva l'ora di elargirgli a mazzi, come fossero rose.
Spaurito, il secondo giorno della sua permanenza ha pensato bene di rifugiarsi nella cappa del barbecue del terrazzo e lì è rimasto per qualche giorno. A nulla sono servite le lusinghe, il cibo lasciato all'imbocco di quel tunnel...Lui rimaneva lì, piangente e tremante.
Mio padre chiamò i vigili del fuoco e diede loro il permesso di prendere a picconate il camino, nuovo di zecca, per permetter loro di recuperare quel nuovo arrivato. Due milioni buttati nel gabinetto, ma che importava? Il batuffolo bianco era di nuovo nelle braccia di Jasmine e, questa volta, un pò più remissivo. Erano più dolci le braccia della bimba, che il buio del camino.
Così lentamente è entrato a far parte del piccolo eco_sistema che era casa mia. Due cani lupo, tartarughe, pappagalli e nonna Lella, colei che tutti ci ha nutrito con amore. Era l'anno del ReLeone, così Simba fu la scelta ovvia di mia figlia.
Simba era un gattone schivo, affettuoso quando pareva a lui, ma sempre presente sul letto di mio padre, soprattutto ultimamente,nei meandri bui della malattia che lo sta consumando.
Un altro gatto è arrivato dopo, Romeo.( naturalmente dagli Aristogatti)
Ora Romeo è triste, Jasmine è triste, Mamma mia è triste. Un amico se n'è andato. Si è addormentato vicino al letto di mio padre e non si è più svegliato. Forse stanco di vedere l'amico di una vita soffrire così tanto. Rido, pensando allo sguardo che Simba elargiva a tutti noi. Superiore e un pò sdegnato.Era bellissimo Simba, bianco e regale.
Gli abbiamo voluto bene, e lui ha voluto bene a noi tutti.
Ciao piccolo, belli i 15 anni passati insieme.
Ciao Simba, posso chiederti una cosa? Portati via il nostro marinaio, portalo al mare, tranquillamente, come te ne sei andato tu. Io non ce la faccio più a vederlo soffrire, e nemmeno tu ce la facevi. Solo un gatto. Ma un gatto che faceva parte della famiglia. Della mia famiglia. Ciao Simba, buon viaggio piccolo. Spero che tu te nesia andato, silente, a tracciare la strada del tuo amico di una vita. Tanto per controllare che tutto vada bene, tanto per non lasciarlo solo nell'ultimo viaggio. Eri così perspicace che comincio a credere che sia davvero così.
Un bacio sui baffi.
La prossima volta che tornerò a casa sarà strano non trovarti.

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