giovedì 8 dicembre 2011

Coltre dell'Oltre


Spiarci stupiti come in un prisma di rifrazione

E vederci impressi, ombre sui muri,

Nelle tante possibilità negate di noi stessi.

Spezzare catene invisibili con la fantasia per volare un 
momento

Omettendo dal cuore la consapevolezza dell'impossibilità di essere liberi.


Deserte le stanze di una vita mai recitata

Inimmaginabile la negazione di ciò che ogni giorno neghiamo

Colpevoli della rabbia bulimica che ci costringe a divorare il 
pensiero

Onirico, mai reale, di ali tarpate da forbici d'amore.

Lingue di fuoco ci legano, ci bruciano, ci divorano

Passando dal cuore per arrivare allo stomaco 

Attanagliato tra rimorso e rimpianto. Senza poter scegliere.

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